L’evento che ha interessato
l’associazione Shunt e il Museo
Polivalente nel corso di questo
anno si è tenuto a Paestum,
l’antica Poseidonia
eretta dai Trezeni
con il
concorso dei Sibariti nel VII
sec. a.C. Attraverso questa
manifestazione si è voluto
evidenziare che quest’area
archeologica, riconosciuta nel
1988 patrimonio dell’umanità,
non è soltanto mito e memoria,
Gran Tour, testimonianza di un
antico passato ma anche realtà
culturale e artistica viva,
concreta, dove l’arte trova le
proprie radici e il proprio modo
di essere. Il progetto: “Paestum
tra passato e presente (i segni
dell’arte) ” ha consentito un
fecondo confronto tra l’arte
antica e quella del nostro tempo
e ha meglio sottolineare
la valenza semantica e il senso
della creazione artistica in una
realtà stratificata, dove i
segni del passato si fondono e
si coniugano nel presente.
L’evento artistico ha
avuto una valenza sociale
rilevante
perché il problema del riciclo
dei materiali e il loro riuso in
senso culturale, è argomento di
stringente attualità
politico-sociale. L’Arte ha
inteso riflettere e far
riflettere su questa emergenza
sociale, non sottraendosi al
proprio ruolo, anzi, dando il
proprio fattivo e concreto
contributo. Il progetto
“MunnezzArt” ha inteso,
attraverso il gioco e le
espressioni a che liberano
l’interiorità
dell’ individuo suggerire
soluzioni a un problema di
grande attualità, quello del
riciclo e riutilizzo dei
prodotti di scarto che appunto
definiamo “munnezza”: segni di
ieri e la possibilità
di reinterpretarli
nella realtà di oggi per rivitalizzarli e dare una
risposta valida al problema dei
rifiuti, attraverso il pensiero
dell’arte circa la riduzione
alla vulnerabilità del pianeta.
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